
Scoprire la libertà
Chi voglio essere? Incomincia tutto da qui. Questa è la prima domanda da porsi se vogliamo raggiungere la libertà, perché solo quando capiremo cosa vogliamo dalla vita potremo iniziare a essere noi stessi. Se ci guardiamo allo specchio e non ci riconosciamo in quello che vediamo, è il momento di capire cosa vogliamo davvero iniziando a chiederci: quali sono i miei veri obiettivi? Tutti abbiamo degli obiettivi (economici, di salute, di relazione…) ma non sempre sono del tutto nostri. Alle volte ci facciamo guidare nella scelta da ciò che ci è stato insegnato, da quello che gli altri possiedono, dalle convenzioni. Perciò, dobbiamo iniziare a chiarire quali obiettivi sono davvero nostri e quali ci sono stati appiccicati addosso, e liberarci di questi ultimi.
Ogni obiettivo deve essere raggiungibile, visibile, concreto. E in base all’obiettivo che vogliamo raggiungere, dobbiamo chiederci quale azione possiamo fare o quale soluzione possiamo trovare per arrivare alla meta. Però, prima di iniziare a stilare una lista infinita (e spesso inutile) di passi, è bene considerare che ognuno di noi compie solo azioni in linea con il suo modo di essere. È inutile forzarci ad agire in una maniera che contrasta il tipo e la quantità di energia che abbiamo a disposizione in un certo momento della nostra vita. Piuttosto, dobbiamo iniziare a cambiare noi stessi e la nostra energia, in modo da poterci allineare al nostro obiettivo.
Tantissime persone non riescono a raggiungere i risultati sperati; si impegnano in un progetto, ci credono, lo desiderano, ma il risultato non arriva. Il loro obiettivi diventano totalmente irraggiungibili: non perché queste persone non abbiano le capacità, ma perché a monte esistono situazioni e memorie che impediscono loro di accedere al proprio cammino verso il successo.
Quando accade qualcosa che ci allontana dal nostro obiettivo, vuol dire sempre che è in atto una forma di autosabotaggio. Anche se all’apparenza l’intoppo viene dall’esterno, in realtà in qualche modo siamo stati noi ad attirarlo. È un circolo vizioso, che possiamo iniziare a interrompere chiedendoci: perché, nonostante io voglia raggiungere quell’obiettivo, non mi arriva? Nei meccanismi di autosabotaggio entrano spesso in gioco le cinque ferite, che nascono dalle negazioni e dai divieti subìti nell’infanzia. Purtroppo fin da bambini siamo stati educati alle paure e alle limitazioni; invece non avrebbero (e non avremmo) dovuto porci limiti, perché tutto si può raggiungere nella vita.
Come raggiungerlo, è un’altra storia… è un processo di progressiva pulizia interiore, che inizia chiedendosi: in questo momento sono in grado di raggiungere il mio obiettivo? Rispondendo a questa domanda potremo capire a che punto ci troviamo e quale energia abbiamo messo in campo per realizzare il nostro scopo. Potremo veramente renderci conto di quante paure, di quanti limiti, di quanti vincoli ci portiamo dietro, che sommati compromettono non solo il nostro futuro ma anche la nostra vita quotidiana.
Tutti noi abbiamo una parte razionale, che crede di guidare la nostra vita, e una parte inconscia, che invece la guida davvero. E dobbiamo sempre cercare di capire come risvegliare quella parte inconscia. Come ripulirla da tutta la polvere e l’immondizia accumulata nel corso degli anni e delle esistenze, per poter finalmente interrompere i vecchi schemi di autosabotaggio e raggiungere la libertà di diventare chi vogliamo essere davvero. Ripulendo l’inconscio, inizierà a cambiare anche la nostra energia e diventeremo sempre più padroni della nostra vita.
Perché libertà significa diventare padroni della propria vita e realizzare ciò che vogliamo davvero sotto ogni aspetto: lavorativo, affettivo, spirituale… Per raggiungere questa condizione non serve combattere contro noi stessi, accanirci per distruggere quelli che consideriamo i nostri limiti; nella lotta creeremo solo altra resistenza interiore. Dobbiamo invece avere il coraggio di iniziare un processo di autoanalisi, che sia rispettoso della nostra essenza, fatto di grandi e piccoli passi, di domande orientate all’ascolto, di azioni orientate allo scioglimento dei blocchi interiori.
E porsi ognuna di queste domande davanti a uno specchio è fondamentale, perché quando siamo noi stessi a chiedere, a incalzare, le nostre risposte saranno per forza sincere e riusciremo finalmente a trovare la chiave per il nostro successo!
Foto: Damian Markutt
Chi voglio essere? Incomincia tutto da qui. Questa è la prima domanda da porsi se vogliamo raggiungere la libertà, perché solo quando capiremo cosa vogliamo dalla vita potremo iniziare a essere noi stessi. Se ci guardiamo allo specchio e non ci riconosciamo in quello che vediamo, è il momento di capire cosa vogliamo davvero iniziando a chiederci: quali sono i miei veri obiettivi? Tutti abbiamo degli obiettivi (economici, di salute, di relazione…) ma non sempre sono del tutto nostri. Alle volte ci facciamo guidare nella scelta da ciò che ci è stato insegnato, da quello che gli altri possiedono, dalle convenzioni. Perciò, dobbiamo iniziare a chiarire quali obiettivi sono davvero nostri e quali ci sono stati appiccicati addosso, e liberarci di questi ultimi.
Ogni obiettivo deve essere raggiungibile, visibile, concreto. E in base all’obiettivo che vogliamo raggiungere, dobbiamo chiederci quale azione possiamo fare o quale soluzione possiamo trovare per arrivare alla meta. Però, prima di iniziare a stilare una lista infinita (e spesso inutile) di passi, è bene considerare che ognuno di noi compie solo azioni in linea con il suo modo di essere. È inutile forzarci ad agire in una maniera che contrasta il tipo e la quantità di energia che abbiamo a disposizione in un certo momento della nostra vita. Piuttosto, dobbiamo iniziare a cambiare noi stessi e la nostra energia, in modo da poterci allineare al nostro obiettivo.
Tantissime persone non riescono a raggiungere i risultati sperati; si impegnano in un progetto, ci credono, lo desiderano, ma il risultato non arriva. Il loro obiettivi diventano totalmente irraggiungibili: non perché queste persone non abbiano le capacità, ma perché a monte esistono situazioni e memorie che impediscono loro di accedere al proprio cammino verso il successo.
Quando accade qualcosa che ci allontana dal nostro obiettivo, vuol dire sempre che è in atto una forma di autosabotaggio. Anche se all’apparenza l’intoppo viene dall’esterno, in realtà in qualche modo siamo stati noi ad attirarlo. È un circolo vizioso, che possiamo iniziare a interrompere chiedendoci: perché, nonostante io voglia raggiungere quell’obiettivo, non mi arriva? Nei meccanismi di autosabotaggio entrano spesso in gioco le cinque ferite, che nascono dalle negazioni e dai divieti subìti nell’infanzia. Purtroppo fin da bambini siamo stati educati alle paure e alle limitazioni; invece non avrebbero (e non avremmo) dovuto porci limiti, perché tutto si può raggiungere nella vita.
Come raggiungerlo, è un’altra storia… è un processo di progressiva pulizia interiore, che inizia chiedendosi: in questo momento sono in grado di raggiungere il mio obiettivo? Rispondendo a questa domanda potremo capire a che punto ci troviamo e quale energia abbiamo messo in campo per realizzare il nostro scopo. Potremo veramente renderci conto di quante paure, di quanti limiti, di quanti vincoli ci portiamo dietro, che sommati compromettono non solo il nostro futuro ma anche la nostra vita quotidiana.
Tutti noi abbiamo una parte razionale, che crede di guidare la nostra vita, e una parte inconscia, che invece la guida davvero. E dobbiamo sempre cercare di capire come risvegliare quella parte inconscia. Come ripulirla da tutta la polvere e l’immondizia accumulata nel corso degli anni e delle esistenze, per poter finalmente interrompere i vecchi schemi di autosabotaggio e raggiungere la libertà di diventare chi vogliamo essere davvero. Ripulendo l’inconscio, inizierà a cambiare anche la nostra energia e diventeremo sempre più padroni della nostra vita.
Perché libertà significa diventare padroni della propria vita e realizzare ciò che vogliamo davvero sotto ogni aspetto: lavorativo, affettivo, spirituale… Per raggiungere questa condizione non serve combattere contro noi stessi, accanirci per distruggere quelli che consideriamo i nostri limiti; nella lotta creeremo solo altra resistenza interiore. Dobbiamo invece avere il coraggio di iniziare un processo di autoanalisi, che sia rispettoso della nostra essenza, fatto di grandi e piccoli passi, di domande orientate all’ascolto, di azioni orientate allo scioglimento dei blocchi interiori.
E porsi ognuna di queste domande davanti a uno specchio è fondamentale, perché quando siamo noi stessi a chiedere, a incalzare, le nostre risposte saranno per forza sincere e riusciremo finalmente a trovare la chiave per il nostro successo!
Foto: Damian Markutt