
Ascoltare l’autunno
Ci sono fasi della vita in cui tutto sembra bloccato e nonostante i nostri sforzi ci sembra quasi che i traguardi che abbiamo raggiunto ci scivolino via dalle mani; ci sembra che tutto stia remando contro e non vediamo una soluzione… Allora ci sentiamo destabilizzati perché non capiamo cosa succede, cerchiamo soluzioni dove non ce ne sono e finiamo per arrabbiarci e perdere fiducia. Quando è così ci sta sfuggendo una verità molto importante: se continuiamo a forzare continueremo a mantenerci in opposizione alle frequenze che ci stanno guidando, e continueremo a non ottenere nulla. Invece dovremmo rilassarci e iniziare ad ascoltare, perché il più delle volte in una fase di apparente fallimento il nostro corpo in realtà si sta ricaricando in vista di qualcosa di grande che ci aspetta.
Quando le cose proprio non ingranano nonostante i nostri sforzi c’è in attesa una meravigliosa opportunità, e il corpo semplicemente vuole dirci di fermarci perché ha bisogno di ricaricarsi. Ma in genere non siamo pronti all’autoascolto e a prestare attenzione a questi segnali. Non ci conosciamo abbastanza per capire questa grande verità. E cosa facciamo invece? Raddoppiamo gli sforzi, ci ostiniamo a correre, correre, correre, dietro al lavoro, al cellulare, a ogni tipo di impegno. Se non abbiamo già abbastanza impegni, ne troviamo di nuovi per sentirci sempre in movimento e in controllo della nostra vita! Così facendo perdiamo il qui e ora e i suoi preziosi segnali, e alla lunga rischiamo di perdere anche noi stessi. Sempre più spesso vediamo intorno a noi persone assenti e stanche, e magari noi stessi ci sentiamo così. È dovuto semplicemente al fatto che ascoltiamo sempre meno, e percepiamo sempre meno.
Ricordiamoci però che se non ci fermiamo da soli perché non sappiamo ascoltare, verremo sicuramente fermati da un potere più grande di noi! Un’influenza o una sinusite, un cliente recalcitrante che non vuole firmare il contratto, un guasto alla macchina in vista dell’ennesimo fine settimana in cui avevamo programmato di macinare chilometri… Sarebbe meglio, allora, fermarsi per tempo, rilassarsi e ascoltare qual è la giusta direzione da prendere.
Spesso questi momenti di stasi si presentano in autunno. Perché? Noi siamo come delle sofisticate antenne che captano tutte le frequenze che ci circondano. Captiamo anche i mutamenti del tempo, il variare delle stagioni, e l’autunno è la stagione in cui la natura si predispone al riposo, l’ora di acquietarsi. È il momento in cui le piante vengono preparate per il sonno invernale, si potano i rami secchi, si proteggono le radici, si sistema il terreno. In autunno i ritmi rallentano, le giornate sono più brevi, si sta più in famiglia; è il momento dell’ascolto. Impariamo allora a rilassarci, a seguire il ritmo della natura come ci esorta a fare il nostro corpo, ad accogliere la nuova stagione cambiando le abitudini e facendo cose diverse da prima, ma senza fretta e senza l’esigenza che tutto sia a puntino.
Ascoltiamo… Il nostro organismo segue ancora i ritmi della natura, nonostante la mente se ne sia dimenticata; ogni cambio di stagione influenza il nostro corpo e quando impareremo ad ascoltare quello che ha da dire, allora vivremo sempre in armonia, perché il nostro cuore sa perfettamente quando dobbiamo agire, quando dobbiamo fare o non fare qualcosa.
E se ci rendiamo conto che in questo momento il nostro mondo ci sta dicendo di rallentare, facciamolo senza paura. Ricaricheremo le batterie in vista di una nuova avventura!
Foto: Timothy Eberly
Ci sono fasi della vita in cui tutto sembra bloccato e nonostante i nostri sforzi ci sembra quasi che i traguardi che abbiamo raggiunto ci scivolino via dalle mani; ci sembra che tutto stia remando contro e non vediamo una soluzione… Allora ci sentiamo destabilizzati perché non capiamo cosa succede, cerchiamo soluzioni dove non ce ne sono e finiamo per arrabbiarci e perdere fiducia. Quando è così ci sta sfuggendo una verità molto importante: se continuiamo a forzare continueremo a mantenerci in opposizione alle frequenze che ci stanno guidando, e continueremo a non ottenere nulla. Invece dovremmo rilassarci e iniziare ad ascoltare, perché il più delle volte in una fase di apparente fallimento il nostro corpo in realtà si sta ricaricando in vista di qualcosa di grande che ci aspetta.
Quando le cose proprio non ingranano nonostante i nostri sforzi c’è in attesa una meravigliosa opportunità, e il corpo semplicemente vuole dirci di fermarci perché ha bisogno di ricaricarsi. Ma in genere non siamo pronti all’autoascolto e a prestare attenzione a questi segnali. Non ci conosciamo abbastanza per capire questa grande verità. E cosa facciamo invece? Raddoppiamo gli sforzi, ci ostiniamo a correre, correre, correre, dietro al lavoro, al cellulare, a ogni tipo di impegno. Se non abbiamo già abbastanza impegni, ne troviamo di nuovi per sentirci sempre in movimento e in controllo della nostra vita! Così facendo perdiamo il qui e ora e i suoi preziosi segnali, e alla lunga rischiamo di perdere anche noi stessi. Sempre più spesso vediamo intorno a noi persone assenti e stanche, e magari noi stessi ci sentiamo così. È dovuto semplicemente al fatto che ascoltiamo sempre meno, e percepiamo sempre meno.
Ricordiamoci però che se non ci fermiamo da soli perché non sappiamo ascoltare, verremo sicuramente fermati da un potere più grande di noi! Un’influenza o una sinusite, un cliente recalcitrante che non vuole firmare il contratto, un guasto alla macchina in vista dell’ennesimo fine settimana in cui avevamo programmato di macinare chilometri… Sarebbe meglio, allora, fermarsi per tempo, rilassarsi e ascoltare qual è la giusta direzione da prendere.
Spesso questi momenti di stasi si presentano in autunno. Perché? Noi siamo come delle sofisticate antenne che captano tutte le frequenze che ci circondano. Captiamo anche i mutamenti del tempo, il variare delle stagioni, e l’autunno è la stagione in cui la natura si predispone al riposo, l’ora di acquietarsi. È il momento in cui le piante vengono preparate per il sonno invernale, si potano i rami secchi, si proteggono le radici, si sistema il terreno. In autunno i ritmi rallentano, le giornate sono più brevi, si sta più in famiglia; è il momento dell’ascolto. Impariamo allora a rilassarci, a seguire il ritmo della natura come ci esorta a fare il nostro corpo, ad accogliere la nuova stagione cambiando le abitudini e facendo cose diverse da prima, ma senza fretta e senza l’esigenza che tutto sia a puntino.
Ascoltiamo… Il nostro organismo segue ancora i ritmi della natura, nonostante la mente se ne sia dimenticata; ogni cambio di stagione influenza il nostro corpo e quando impareremo ad ascoltare quello che ha da dire, allora vivremo sempre in armonia, perché il nostro cuore sa perfettamente quando dobbiamo agire, quando dobbiamo fare o non fare qualcosa.
E se ci rendiamo conto che in questo momento il nostro mondo ci sta dicendo di rallentare, facciamolo senza paura. Ricaricheremo le batterie in vista di una nuova avventura!
Foto: Timothy Eberly