
La fiaba alchemica
Oggi voglio raccontarvi la fiaba di Paola, che è venuta da me in un momento di grande incertezza: poiché aveva perso la casa si stava appoggiando dai genitori; inoltre stava attraversando diverse sfide sul piano professionale. Più si impegnava per trovare soluzioni, più ostacoli incontrava. Abbiamo fatto una sessione utilizzando Arké, un gioco per noi addetti del mestiere che viene usato per trasformare la parte razionale attraverso le metafore e le attività ludiche.
Questa è la favola di Paola:
C’era un volta, in un bosco lontano, uno gnomo brontolone che vagava in preda a un grande tormento interiore. A un certo punto incontrò una strega vagabonda che gli chiese cosa non andava. Lo gnomo spiegò che per realizzare il suo grande sogno doveva dirigersi nel punto in cui l’arcobaleno sfiorava la terra, ma non aveva idea di come arrivarci. Poiché la strega vagabonda coglieva le evidenze, si offrì di aiutarlo nella sua ricerca. La strega accompagnò lo gnomo di fronte a un vecchio ponte instabile che gettava un incantesimo sui viaggiatori, perché attraverso i condizionamenti cancellava i loro desideri, e gli spiegò che per attraversarlo avrebbe dovuto imparare a liberarsi dagli attaccamenti e a sentirsi al sicuro. Ma lo gnomo aveva paura, e chiuse gli occhi. In quel momento sentì una voce che gli diceva: “Accogli l’intuito e cerca silenzio e raccoglimento interiore.” Allora lo gnomo ascoltò il silenzio, e quando riaprì gli occhi vide dall’altra parte del ponte una bellissima bambina che lo salutava. Nel momento in cui lo gnomo rispose al saluto, tra le sue mani si materializzò una piuma bianca. Era questa una piuma magica, che permetteva di essere nel posto giusto al momento giusto sciogliendo il senso di impotenza. Lo gnomo d’un tratto non ebbe più paura, prese la strega per mano ed espresse il desiderio di attraversare il ponte. Lo gnomo e la strega vennero trasportati magicamente dall’altra parte del ponte, dove la bambina disse: “Con questa piuma ti sei messo in gioco e ora potrai capire il senso e lo scopo di ciò che accade.” Lo gnomo allora diede alla bambina la piuma, chiedendole scusa per non aver capito prima che il senso e lo scopo del suo viaggio d’amore era di passare dalla negazione alla conciliazione. A quel punto, con gran rumore, il vecchio ponte crollò e tutti e tre, felici e sollevati, si incamminarono verso il punto in cui nasce l’arcobaleno.
Questa è la storia che è uscita a Paola durante la sessione. È una “fiaba alchemica”, nel senso che usa le metafore del mondo delle fiabe per descrivere e guidare la trasformazione interiore.
Lo gnomo brontolone è la sua parte razionale, sempre scontenta di ciò che ha e ciò che accade. La strega vagabonda è la sua energia femminile, vagabonda perché in un momento privo di certezze, ma lo stesso potente perché in grado di cogliere le evidenze. La ricerca del punto in cui l’arcobaleno sfiora la terra è un modo per dire di guardare avanti, e non al momento che sta attraversando. Il vecchio ponte invece è l’elemento oscuro, e rappresenta i due emisferi del cervello che non riescono a staccarsi dai condizionamenti e per questo rendono difficile, se non impossibile, realizzare i propri sogni. La voce che lo gnomo sente è il messaggio dell’Anima, che interviene per rassicurare Paola e aiutarla a superare la paura. Le viene anche in aiuto la magica piuma bianca, ossia l’elemento esterno che grazie alla sessione è entrato nella coscienza di Paola per permetterle di sciogliere il senso di impotenza che stava vivendo. Troppo concentrata sul fare, sulla ricerca di soluzioni immediate, Paola continuava a spingere sull’acceleratore e a venire bloccata, finendo per sentirsi impotente. Invece quando ha capito che doveva lasciar andare, senza aspettative e con fiducia, allora è entrata nella frequenza del suo grande sogno. Questo sogno si può realizzare solo nel momento in cui Paola è disposta a mettersi in gioco, non sul piano materiale, bensì su quello della coscienza, per capire davvero il senso e lo scopo del momento che sta vivendo. Così, accogliendo l’intuito e cercando il silenzio, Paola ha ritrovato la sua bambina interiore, sempre pronta ad aiutarla. Chiedendo scusa a questa bambina, che non aveva mai ascoltato davvero, Paola ha finalmente compreso che il suo viaggio era un viaggio d’amore ed è passata da quello che prima le veniva in qualche modo negato alla conciliazione, ossia alla realizzazione del suo sogno.
Questa meravigliosa fiaba alchemica ha aiutato Paola a prendere coscienza di quello che significava per la sua evoluzione personale la situazione che stava vivendo, e a trasformare e risolvere quella situazione. Attraverso un esercizio apparentemente semplice Paola ha lavorato in profondità su di sé liberando i vecchi blocchi inconsci, e da quel momento le si sono presentate nuove opportunità e nuove soluzioni, che l’hanno portata più vicina alla realizzazione del suo grande sogno di avere finalmente una casa tutta per sé.
Foto: Liana Mikah
Oggi voglio raccontarvi la fiaba di Paola, che è venuta da me in un momento di grande incertezza: poiché aveva perso la casa si stava appoggiando dai genitori; inoltre stava attraversando diverse sfide sul piano professionale. Più si impegnava per trovare soluzioni, più ostacoli incontrava. Abbiamo fatto una sessione utilizzando Arké, un gioco per noi addetti del mestiere che viene usato per trasformare la parte razionale attraverso le metafore e le attività ludiche.
Questa è la favola di Paola:
C’era un volta, in un bosco lontano, uno gnomo brontolone che vagava in preda a un grande tormento interiore. A un certo punto incontrò una strega vagabonda che gli chiese cosa non andava. Lo gnomo spiegò che per realizzare il suo grande sogno doveva dirigersi nel punto in cui l’arcobaleno sfiorava la terra, ma non aveva idea di come arrivarci. Poiché la strega vagabonda coglieva le evidenze, si offrì di aiutarlo nella sua ricerca. La strega accompagnò lo gnomo di fronte a un vecchio ponte instabile che gettava un incantesimo sui viaggiatori, perché attraverso i condizionamenti cancellava i loro desideri, e gli spiegò che per attraversarlo avrebbe dovuto imparare a liberarsi dagli attaccamenti e a sentirsi al sicuro. Ma lo gnomo aveva paura, e chiuse gli occhi. In quel momento sentì una voce che gli diceva: “Accogli l’intuito e cerca silenzio e raccoglimento interiore.” Allora lo gnomo ascoltò il silenzio, e quando riaprì gli occhi vide dall’altra parte del ponte una bellissima bambina che lo salutava. Nel momento in cui lo gnomo rispose al saluto, tra le sue mani si materializzò una piuma bianca. Era questa una piuma magica, che permetteva di essere nel posto giusto al momento giusto sciogliendo il senso di impotenza. Lo gnomo d’un tratto non ebbe più paura, prese la strega per mano ed espresse il desiderio di attraversare il ponte. Lo gnomo e la strega vennero trasportati magicamente dall’altra parte del ponte, dove la bambina disse: “Con questa piuma ti sei messo in gioco e ora potrai capire il senso e lo scopo di ciò che accade.” Lo gnomo allora diede alla bambina la piuma, chiedendole scusa per non aver capito prima che il senso e lo scopo del suo viaggio d’amore era di passare dalla negazione alla conciliazione. A quel punto, con gran rumore, il vecchio ponte crollò e tutti e tre, felici e sollevati, si incamminarono verso il punto in cui nasce l’arcobaleno.
Questa è la storia che è uscita a Paola durante la sessione. È una “fiaba alchemica”, nel senso che usa le metafore del mondo delle fiabe per descrivere e guidare la trasformazione interiore.
Lo gnomo brontolone è la sua parte razionale, sempre scontenta di ciò che ha e ciò che accade. La strega vagabonda è la sua energia femminile, vagabonda perché in un momento privo di certezze, ma lo stesso potente perché in grado di cogliere le evidenze. La ricerca del punto in cui l’arcobaleno sfiora la terra è un modo per dire di guardare avanti, e non al momento che sta attraversando. Il vecchio ponte invece è l’elemento oscuro, e rappresenta i due emisferi del cervello che non riescono a staccarsi dai condizionamenti e per questo rendono difficile, se non impossibile, realizzare i propri sogni. La voce che lo gnomo sente è il messaggio dell’Anima, che interviene per rassicurare Paola e aiutarla a superare la paura. Le viene anche in aiuto la magica piuma bianca, ossia l’elemento esterno che grazie alla sessione è entrato nella coscienza di Paola per permetterle di sciogliere il senso di impotenza che stava vivendo. Troppo concentrata sul fare, sulla ricerca di soluzioni immediate, Paola continuava a spingere sull’acceleratore e a venire bloccata, finendo per sentirsi impotente. Invece quando ha capito che doveva lasciar andare, senza aspettative e con fiducia, allora è entrata nella frequenza del suo grande sogno. Questo sogno si può realizzare solo nel momento in cui Paola è disposta a mettersi in gioco, non sul piano materiale, bensì su quello della coscienza, per capire davvero il senso e lo scopo del momento che sta vivendo. Così, accogliendo l’intuito e cercando il silenzio, Paola ha ritrovato la sua bambina interiore, sempre pronta ad aiutarla. Chiedendo scusa a questa bambina, che non aveva mai ascoltato davvero, Paola ha finalmente compreso che il suo viaggio era un viaggio d’amore ed è passata da quello che prima le veniva in qualche modo negato alla conciliazione, ossia alla realizzazione del suo sogno.
Questa meravigliosa fiaba alchemica ha aiutato Paola a prendere coscienza di quello che significava per la sua evoluzione personale la situazione che stava vivendo, e a trasformare e risolvere quella situazione. Attraverso un esercizio apparentemente semplice Paola ha lavorato in profondità su di sé liberando i vecchi blocchi inconsci, e da quel momento le si sono presentate nuove opportunità e nuove soluzioni, che l’hanno portata più vicina alla realizzazione del suo grande sogno di avere finalmente una casa tutta per sé.
Foto: Liana Mikah