Il fiore della femminilità: il perineo e la zona pelvica

La femminilità è un tesoro, un viaggio, una scoperta… Ogni donna che si sia mai soffermata a guardarsi negli occhi sa quanto potenziale e quanti condizionamenti ruotino intorno alla figura femminile. Così, oggi voglio parlarvi di uno dei nuclei fondamentali della femminilità: il perineo e la zona pelvica.
Il perineo è la parete che racchiude gli organi genitali femminili, mentre il pavimento pelvico è l’insieme delle fasce muscolari che sorreggono questa parete. Il perineo è forse la parte più preziosa del corpo di una donna, la fonte stessa della sua femminilità.

Possiamo paragonarlo a un bellissimo fiore, che dona vita, potere ed energia.
E quando una donna inizia a prendersene cura, questo fiore bellissimo può sbocciare regalando fiducia in sé stesse, serenità, ma anche la capacità di accettare i propri disagi per migliorarli. È un’evoluzione che può avvenire a qualsiasi età, perché il potere racchiuso nella zona pelvica non è legato alla fertilità o ai processi ormonali, ma è sempre presente, in attesa di fiorire.

Conoscere e usare con consapevolezza il perineo e la sua muscolatura aiuta una donna ad accrescere la propria sicurezza; soprattutto, la aiuta a capire esattamente chi è e come è fatta, ad assaporare l’intimità, a migliorare sé stessa; lavorare sul pavimento pelvico dona grandi benefici anche all’organismo perché riduce o elimina disturbi come stitichezza, emorroidi, secchezza vaginale, incontinenza, dolori lombari, cistiti…

La zona pelvica è collegata alla madre. Quindi risente del rapporto con lei ma anche di condizionamenti, paure e giudizi legati alla femminilità e al ruolo della donna nella società. Se questi condizionamenti non vengono elaborati, diventano dei veri e propri muri che impediscono alla donna di essere sé stessa. Non è un caso che il perineo sia legato anche alla motivazione: da esso scaturisce la capacità di essere motivate nel portare avanti i propri obiettivi.

Ovviamente la zona pelvica è anche il fulcro da cui parte la sessualità. La sessualità è un’arte, e non esistono donne più o meno brave; esistono solo donne che vivono una parte preziosa di sé in base a come la conoscono e a come si sentono portate a esprimerla.

Se non riusciamo a vivere la zona pelvica, rischiamo di privarci della gioia di vivere e di non capire chi siamo davvero. Purtroppo tante donne non solo si “dimenticano” della zona pelvica, ma addirittura se ne vergognano o hanno paura di arrivare a conoscerla e conviverci; non riescono a essere sé stesse in relazione a una parte così importante del loro corpo e della loro femminilità. In genere questo rifiuto è frutto delle tante inibizioni legate alla sessualità e alla femminilità che sono state assorbite nell’infanzia.

Invece è molto importante che ogni donna, per il proprio benessere e la propria realizzazione, si impegni a sciogliere queste inibizioni e a diventare consapevole di una zona tanto preziosa. Solo così potrà raggiungere la pienezza della sua femminilità.

A tutte le donne che vogliono riscoprire la loro femminilità e il potere del loro perineo, vorrei consigliare È arrivato l’arrotino, di Anna Marchesini. Questo piccolo libro descrive la vera magia racchiusa nelle donne e come ogni donna sia unica nella sua grinta, nelle sue capacità, nel suo altruismo.

Ci sono poi cibi specifici che possono sostenere la zona pelvica. L’ideale è individuarli con le sessioni di spirale quantica, perché per armonizzare un’area così unica e preziosa ogni donna avrà bisogno di alimenti personalizzati. In generale, possiamo affidarci a quegli alimenti che aiutano a mantenere il naturale PH delle mucose dell’organismo, come lo yogurt greco, o agli alimenti che hanno una funzione antibatterica naturale, come l’aglio. Anche le mele e le patate dolci aiutano molto a riequilibrare questa zona.

Il passo più importante rimane però quello di intraprendere un percorso di scoperta e di consapevolezza della propria zona pelvica: un percorso che parte dal corpo per arrivare all’Anima. E che porterà ogni donna a svelare e finalmente immergersi nello splendore di tutto il suo potere femminile.

 

Foto: Hanna Postova